Lettera della Presidente

Marzo / Aprile 2016


LA MISERICORDIA TRASFORMA IL CUORE

Carissime e carissimi,

siamo in un periodo forte dell’anno: la Quaresima; momento per celebrare e sperimentare la misericordia di Dio. I quaranta giorni che ci preparano al grande mistero della nostra salvezza.
Questo Signore che abbiamo appena celebrato nel Santo Natale per la sua venuta in mezzo a noi, quale Dio fatto uomo, tra gli uomini, sarà per noi, alla fine di questo periodo d'attesa, ancora una volta segno d'amore, amore fino alla morte su quella croce che rappresenta non un segno di morte ma di vita, di risurrezione.

Siamo abituati in questo periodo che precede la celebrazione della Pasqua, a pratiche quali il digiuno e altre forme di penitenza, la preghiera più intensa e la pratica della carità. Quest'anno con l'Anno Santo e seguendo le parole di Papa Francesco (4-10-2015) tutto questo si trasforma in una parola sola: misericordia.

"La misericordia di Dio trasforma il cuore dell’uomo e gli fa sperimentare un amore fedele e così lo rende a sua volta capace di misericordia. È un miracolo sempre nuovo che la misericordia divina si possa irradiare nella vita di ciascuno di noi, motivandoci all’amore del prossimo e animando quelle che la tradizione della Chiesa chiama le opere di misericordia corporale e spirituale”.

Papa Francesco ci ricorda che dobbiamo “fare misericordia” al nostro prossimo con atti concreti e quotidiani. Come il samaritano “fece misericordia” (Lc 10,37), così siamo chiamati a fare nel quotidiano, nella storia, perché accanto a noi c’è sempre il povero concreto: affamato, denutrito, in fuga, straniero, scartato, dimenticato, ultimo…  La nostra coscienza umana, ammaestrata dalla parola di Dio, deve imparare a vedere, a “discernere il povero” (cf. Sal 40,2), per sentirsi responsabile e incaricarsi di azioni che siano di liberazione, alleviamento, consolazione dai mali che affliggono i poveri. Azioni o opere di misericordia verso i corpi e verso le vite psichiche e spirituali degli altri, che sono sempre corpo e spirito intimamente uniti (Osservatore Romano 10-2-2016 (E.B.)).

Carissimi vorrei farvi una proposta perché mi piace pensare che tutte le/gli exallieve/i del mondo siano impegnati, nello stesso tempo, su gesti concreti.
Prendiamo come impegno un’opera di misericordia corporale e una spirituale per ogni bimestre in modo di arrivare alla conclusione dell’anno della misericordia con un paniere ricco di gesti concreti verso gli altri e verso noi stessi, espressione dell’operatività delle Exallieve/i nel mondo.
In questo tempo ci impegneremo su: “dar da bere agli assetati” e “consigliare i dubbiosi”. Lascio ad ognuna/o di voi la scelta delle modalità di attuazione.
Sarebbe importante e bello conoscere quanto riuscite ad attuare portandolo a conoscenza attraverso la email: segretariaconfederale@gmail.com

A tutte/i, "buon cammino" e un augurio di buona Pasqua di Risurrezione.

Con affetto,
Maria
 

Ultime notizie

VIDEO